domenica 21 ottobre 2007

libano/6

succederà anche questo, che qualcuno mi chiederà com'era beirut, e io risponderò "bellissima", o qualcosa del genere.
beirut non è bellissima.
è ubriaca, mezza distrutta e multicolore; ha i fari rotti, la musica troppo alta, costruisce le case a caso. ha le moschee e le chiese cattoliche e quelle ortodosse negli stessi metri quadri.
ha un centro di locali e conventi insieme dove si può fare tutto, e un altro downtown nel quale si entra solo dopo ispezione di zaino, perchè è vicino al parlamento. presidiato da soldati a ogni angolo, solo pedonale, contiene ancora tutti gli edifici storici ricostruiti dopo la guerra civile, e una quantità di negozi e locali. vuoti, a tutte le ore. una sotto-città fantasma.
alle porte di questo secondo centro c'è una piazza enorme, con una moschea nel mezzo fatta costruire da rafiq hariri. la moschea pare bellissima, ma ve lo dico per dire perchè non ci si può entrare. in qualità di straniero con la faccia straniera, ho visitato invece senza problemi il mausoleo del costruttore della moschea.
rafiq hariri, il berlusconi libanese, è stato infatti ucciso sul lungomare tre anni fa. nel mausoleo presidiato dall'esercito giorno e notte ci sta 50 volte la sua faccia da tony soprano mediorientale, e un incredibilissimo e gigantesco count up, un conto alla rovescia rovesciato che dice da quanti giorni l'hanno ammazzato.
l'ho detto e lo ripeto, che questo popolo non vuole dimenticare niente, e chissà se fa bene o fa male.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Zero i commenti e tutte le orecchie del mondo. Puntate sullo scrivere libero di un gastronomo di provincia che non si sazia dell'ovvio.