mercoledì 29 agosto 2007

vino bianco va bene, grazie. non è che avresti dell'erbaluce?

padroni di non crederci, ma ce la farò.
per quanto nemmeno mi riesca di far funzionare questo blog, al quale paiono necessarie delle mezze giornate di decanter per visualizzare i commenti.
potrei per esempio prendere sul serio il mio nuovo lavoro durante il giorno e la settimana ed evadere piccoloborghesemente ogni sera e weekend.
oggi mi è saltata la catena della bici davanti alla villa di proprietà di un cane notoriamente aggressivo. sulle prime non me ne sono reso conto, ma dopo 10 minuti di smanettamenti, giramenti multipli uno dei quali della bici stessa, clacson rintronati a me che non avrei dovuto esistere nemmeno a margine del mondo degli automobilisti, cose così, insomma, ci ho pensato: e il cane? che m'abbaia al solo pensiero mio di uscire a fare la spesa, quando ancora sono dentro casa a 150 metri dai suoi domini? ho guardato: niente. ho riguardato, niente. al terzo sguardo l'ho visto: immobile, mi teneva d'occhio. nessuna preoccupazione, pure ero a 30 centimetri dal cancello.
ho sistemato la catena, lui fermo. ho provato delle pedalate a bicingiù, lui lì. ho ricapovolto la bici, lui niente. ci sono salito: impercettibile movimento canino, cambio di stato, defcon 4.
una pedalata: partenza. lo sospettavo. lo sanno tutti. pure non volevo crederci. mi sono fermato, e lui pure.
gigi, il telecomando umano per cani. ora che mi sono trovato sto superpotere, chi m'ammazza più?

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