venerdì 17 agosto 2007

tango per cominciare

io non credo negli attrezzi. le chiavi inglesi mi si rivoltano contro con pervicacia, ignoro la poesia dei cacciavite ben utilizzati, non so far uso di martelli senza esserne additato.
pure vorrei. vorrei essere preciso e soddisfatto del mio lavoro manuale... oggi, perchè non mi si dica che non ci provo, ho smontato la ruota didietro della mia bici.
ho provato a crederci, e in un attimo di fede i due dadi laterali sono venuti via. in seguito, ho rimosso delicatamente la catena e preso su, trionfante, la ruota. da portare indegnamente a cambiare la camera d'aria, che un tempo undicenne sapevo fare da solo ma adesso non più.
il ciclista, chiamiamolo così che questa volta è il caso, prima di aggiustare e vendere le bici era un professionista. non gliel'ho chiesto, lo so: ho letto prima il cognome e poi il nome sull'insegna, e come risentito l'eco della voce di adriano dezan. e dentro ho trovato le maglie e la gloria passata di uno che forse era gregario di moser.
a casa, la bici mi aspettava zoppicante e colma di speranze mal riposte. la fatica che ho fatto a tentare di ridarle un senso, a rimontare quella ruota per un verso. e ancora non so se ce l'ho fatta davvero.

peraltro, ieri sono stato a un bel concerto

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